Personalizzare i contenuti per creare un reale interesse nel destinatario: un obiettivo che può essere raggiunto facilmente con la segmentazione del database. Di che cosa si tratta? E come può essere fatta?
Per inviare una campagna di email marketing, ti basta avere un database di soli indirizzi email, caricarlo sulla tua piattaforma, creare la tua campagna e inviarla. Ma è davvero questa la soluzione migliore?
Purtroppo creare un’email con una grafica perfetta non è sufficiente: se la invii a tutta la tua lista indistintamente, i risultati non saranno mai ottimali. Per quanto bella e ben strutturata, per essere vista un’email ha bisogno di essere aperta. Il tasso di apertura dipende da molti fattori, il primo dei quali è un reale interesse del destinatario.
Inviare a tutti i nostri contatti lo stesso contenuto è come imbucare un volantino nelle cassette della posta di ogni abitazione. Anni e anni di volantinaggio selvaggio hanno portato molti all’esasperazione; oggi i volantini sono cestinati quasi subito dalla maggior parte dei destinatari; per questioni di sicurezza e per mantenere le cassette della posta pulite, sono state disposte delle cassette pubblicitarie all’esterno dei condomini e hanno fatto la loro comparsa le famose targhette con sopra inciso “Questo condominio non intende ricevere pubblicità in buca”.
Vi ricorda qualcosa? Quello che abbiamo appena descritto, non è altro che un esempio reale di:
- Tassi di apertura;
- Tab e Cartelle di posta quali “promozioni” o “posta indesiderata”;
- Disiscrizione, SPAM e, nel peggiore del casi, segnalazione al garante della privacy.
Profilare o segmentare il database in base agli interessi ti permette di raggiungere un target mirato e di consegnare il famoso “volantino” nella cassetta giusta, senza infastidire tutto il condominio. Numeri alla mano, la profilazione aumenta le performance delle tue campagne e migliora le statistiche di lista.
Perché profilare un database: un esempio concreto
Un’ipotetica lista contatti include tutte le aziende d’ingegneria a cui vorremmo vendere attrezzatura elettronica per rilievi e misurazioni:
- Aziende ingegneria ambientale (1.300 contatti)
- Aziende ingegneria civile (1.700 contatti)
- Aziende ingegneria meccanica (2.000 contatti)
Se inviamo a tutta la lista, otterremo le seguenti performance:
Email inviate | Aperture (OR) | Click (CTR) | Conversioni (CR) |
5000 | 900 (18%) | 144 (16%) | 4,3 (3%) |
Se, invece, segmentiamo la lista per categoria/tipologia azienda e per ogni profilazione creiamo una campagna con contenuto ad hoc (è molto probabile che a un esperto di ingegneria meccanica non interessi ricevere email per ingegneri ambientali), l’engagement rate ne beneficerà.
Ecco che cosa succederà alle performance della nostra lista applicando un OR (open rate) e un CTR (clickthrough rate) variabili (uno sotto media, uno in media, e uno sopra media).
Profilazione | Email inviate | Aperture (OR) | Click (CTR) | Conversioni (CR) |
Ingegneri ambientali | 1.300 | 156 (12%) | 23,4 (15%) | 0,7 (3%) |
Ingegneri civili | 1.700 | 306 (18%) | 49 (16%) | 1,9 (2%) |
Ingegneri meccanici | 2000 | 500 (25%) | 85 (17%) | 3,4 (4%) |
6 conversioni in tutto. Ovvero 1,7 conversioni in più.
I vantaggi di una piattaforma ordinata
Grazie alla segmentazione, puoi tenere in ordine le tue liste e velocizzare gran parte delle operazioni.
Se correttamente impostate, le profilazioni ti consentono di ridurre il numero delle liste, degli import e dei campi personalizzati. Puoi anche effettuare operazioni avanzate sulle liste senza dover esportare e reimportare ogni volta i contatti filtrati.
Come creare una profilazione con 4Dem
Lista, campi personalizzati e import
Se non disponi ancora di una lista, creane una; poi crea i campi personalizzati che ospiteranno i dati del tuo database.
Importa il database nella lista appena creata prestando attenzione alla mappatura dei campi personalizzati.
Come creare la profilazione
Procediamo con la profilazione vera e propria: entriamo nella dashboard di lista e, dal menu orizzontale, selezioniamo prima “Opzioni”, poi “Profilazioni”.
Nella sezione dedicata alle profilazioni, clicchiamo su “CREA PROFILAZIONE”.
Come impostare la profilazione
Scegli il nome migliore
Per prima cosa dai alla tua profilazione un nome identificativo e facilmente riconoscibile: in fase di creazione della campagna, sarà più facile, per te e per i tuoi collaboratori, selezionare la profilazione corretta.
Quando dai un nome a un elemento su 4Dem, pensalo come se a doverlo leggere e utilizzare fosse un nuovo collega o un “estraneo ai lavori”.
Utilizza gli operatori logici
Conosciuti anche come connettivi logici, gli operatori ti permettono di creare una profilazione partendo da due o più regole. Sono:
- AND (congiunzione logica): indica che tutte le regole che andrai a inserire dovranno essere rispettate.
- OR (disgiunzione inclusiva): indica che almeno una delle regole dovrà essere soddisfatta.
Aggiungi una regola
Per aggiungere una regola, clicca su “Aggiungi regola” e seleziona uno di questi tre macro gruppi:
- Basato sulle informazioni degli iscritti (preferenze basate su tag, stato iscrizione, stato soppressione, ecc..);
- Campi personalizzati (i campi da te creati);
- Basato sulle attività degli iscritti (aperture, click, inoltri ecc..).
Come passo successivo, definisci le proprietà: puoi scegliere tra un’ampia gamma di opzioni, la più semplice delle quali è l’impostazione della regola secondo un valore esatto:
Categoria Cliente – è – Ingegneria.
Così facendo, puoi profilare in automatico tutti i contatti della lista che presentano il valore “ingegneria” all’interno del campo personalizzato “Categoria Cliente”.
Quando profili partendo da un valore esatto, presta attenzione a inserire il valore corretto.
Per scoprire di più sulle profilazioni e sulle regole, consulta anche la guida approfondita su 4Dem University!