
KPI e metriche fondamentali per l’Email Marketing
Monitorare le KPI e le metriche dell’Email Marketing fornisce delle chiare indicazioni su come migliorare le campagne. Sapendo dove guardare, migliorare il rendimento delle campagne diventa molto più semplice.
Quali sono le metriche e le KPI fondamentali dell’Email Marketing? Come si può realizzare una campagna efficace? Come si possono migliorare le performance di una campagna di Email Marketing?
Per rispondere alle precedenti domande è doveroso citare quello che nel mondo del Digital Marketing è ormai un mantra:
“Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare”
Questa frase, con il passare del tempo, diventa sempre più importante per poter ottenere risultati, bisogna però sapere cosa guardare per far sì che misurare ci permetta di migliorare.
Le KPI (Key Performance indicators) sono degli indicatori di performance che, misurati, forniscono delle metriche molto importanti su ciò che gli utenti fanno o non fanno con il nostro contenuto.
Le piattaforme di Email Marketing, come 4DEM, forniscono una serie di indicatori che suggeriscono cosa piace e cosa non piace agli utenti. Per migliorare le performance delle campagne bisogna però tenere d’occhio quelli giusti e sapere cosa stanno suggerendo.
Le KPI fondamentali per l’Email Marketing sono:
– Open Rate (Tasso di apertura)
– CTR e CTOR (Click Through Rate)
– Tasso di disiscrizione
– Punteggio Spam
– Dispositivo utilizzato
Open Rate o Tasso di apertura
Con tasso di apertura si intende la percentuale di utenti che hanno aperto l’Email rispetto a quelli a cui è stata recapitata. Ad esempio, un Open Rate del 10% indica che su 1000 destinatari, 100 hanno aperto il messaggio.
Il tasso di apertura fornisce una metrica che suggerisce il livello di efficacia dell’oggetto e dell’anteprima del messaggio, chiamata preheader.
Cosa fare quindi in caso di Open Rate basso?
Il modo per risollevare un tasso di apertura basso è rivedere la stesura dell’oggetto, rendendolo più attraente per chi lo legge e sistemando con cura il copy del preheader. Bisogna incuriosire il lettore e portarlo a voler sapere cosa dice il contenuto quella Email!.
Consiglio di leggere l’articolo su come migliorare l’open rate nel caso in cui si voglia incrementare il numero di lettori.
CTR e CTOR
Il CTR (Click Through Rate) indica la percentuale di persone che hanno fatto click su una Call to Action presente nel messaggio. Le Call to Action possono essere inserite in diversi modi (link di testo, bottoni, etc…) e possono avere obiettivi diversi.
Per avere un dato ancora più preciso si consulta il CTOR, ovvero la percentuale di click unici nella tua email su un determinato URL diviso per il numero di aperture uniche.
Un altro spunto interessante lo fornisce il confronto tra queste 2 metriche. Nel caso in cui tra CTR e CTOR la differenza sia molta, potrebbe voler dire che la pagina sulla quale atterrano le persone dopo aver cliccato la Call To Action non è molto efficace.
Questo ragionamento può avere un margine d’errore dovuto ad altri fattori. Capita a volte di aprire una Email, aprire il link che contiene e rendersi conto di non poter completare l’acquisto in quell’istante per motivi di tempo o perchè non si ha la carta di credito a portata di mano.
In ogni caso elaborare questi dati e fare qualche ragionamento sui risultati porta sempre grandi benefici alla campagna e alla strategia di Email Marketing.
Tasso di disiscrizione
Il tasso di disiscrizione, come suggerisce il nome, fornisce una metrica che indica quanti utenti richiedono di non ricevere più le Email.
Questo dato, se troppo alto oppure superiore rispetto ai nuovi iscritti, suggerisce di verificare se ad esempio la targetizzazione degli utenti è corretta, se i contenuti inviati sono coerenti con la premessa che ha spinto l’utente a registrarsi o se gli utenti all’interno della lista sono segmentati in maniera corretta ed efficace.
Per quanto riguarda la segmentazione degli utenti, consiglio di leggere l’articolo sulla segmentazione del database
Punteggio Spam
Tutte le caselle di posta elettronica hanno un filtro anti spam: alcuni sono molto sensibili, altri meno. Per evitare, quindi, che le tue campagne di Email Marketing finiscano nella cartella spam dovrai superare questi filtri. Altrimenti la tua intera strategia sarà vana!
4DEM, per esempio, attribuisce un punteggio spam a ogni Email creata e un punteggio all’intero account. Questo strumento integrato nella piattaforma serve a capire in pochi secondi se il messaggio può essere inviato o se rischia di essere bloccato da questi filtri.
Questo strumento non è assolutamente da sottovalutare proprio perché se le Email inviate agli utenti finiscono nella cartella di spam, oltre alla mancata lettura delle Email si rischia una perdita di credibilità.
Per evitare di perdere credibilità o di vanificare il lavoro fatto, bisogna avere cura dei contenuti e, ad esempio, di come si inseriscono i link all’interno delle Email. Il punteggio spam di 4DEM in questi casi gioca un ruolo fondamentale, fornendo le giuste indicazioni per lavorare in maniera efficace ed efficiente.
Per approfondire l’argomento, consiglio di leggere l’articolo sulla spam e quello sulla reputazione d’invio.
Conclusioni
La misurazione e la corretta analisi dei dati sulle KPI ti fornirà informazioni sui punti di forza e sulle carenze delle tue campagne. Studiando gli indicatori fondamentali analizzati in questo articolo, ti saranno subito chiare le azioni che vanno fatte per migliorare la tua strategia di Email Marketing.
4DEM come strumento di Email Marketing fornisce in maniera chiara e comprensibile queste metriche. Controlla subito sulla tua dashboard come stanno performando le tue campagne.
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La Redazione Di 4DEM
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