Perché dedicare del tempo alla welcome email? È davvero così semplice da realizzare? Quanto potere nella parola "benvenuto"! Non trovi?
C’è chi lo chiama welcome email, chi welcome mail e chi, ancora, email di benvenuto: è il messaggio di posta che i nuovi utenti ricevono subito dopo essersi iscritti a una piattaforma o a una newsletter. Siamo nel campo delle email transazionali, le notifiche automatiche che vengono recapitate al termine di un’azione prestabilita, come un ordine, un pagamento o una registrazione. E, come tutte le email transazionali, anche questa ricopre un ruolo di primo piano.
Welcome email: perché fanno la differenza
La stragrande maggioranza degli utenti si aspetta di ricevere le email transazionali non solo perché valgono come un’ulteriore conferma, ma anche perché generano fiducia e sicurezza. Non per niente, sono contraddistinte da un tasso di apertura superiore a quello di tutti gli altri messaggi di posta.
Secondo le statistiche, le welcome email vantano un open rate tre volte superiore alla media e sono attese da 3 consumatori su 4. A loro spetta il compito di instaurare un rapporto diretto con il potenziale cliente nel momento migliore: quello in cui è ancora innamorato del tuo prodotto o della tua idea.
Come si scrive una welcome email?
Sì, la welcome email influenza l’opinione del potenziale cliente e può contribuire a fidelizzarlo. Tuttavia, perché ciò accada, è necessario che l’email di benvenuto rispetti alcuni importanti requisiti. Ecco 7 consigli utili:
1) Inserisci un oggetto chiaro e persuasivo
Qualunque sia il tuo tono di voce (amichevole, ironico, professionale, istituzionale…), crea un oggetto chiaro e persuasivo, che attiri l’attenzione e, allo stesso tempo, trasmetta entusiasmo e vivacità;
2) Apri con un saluto
È pur sempre una welcome email! Da’ il benvenuto al nuovo iscritto: salutalo per nome e ringrazialo per averti scelto;
3) Evidenzia benefici e punti di forza
Accenna ai benefici che il tuo potenziale cliente potrebbe ricavare dai tuoi prodotti o dai tuoi servizi. Ti avrà pur scelto per un motivo!
4) Sii conciso
Crea un’email breve, con una grafica accattivante e pochi periodi (non più di 4 o 5). Ricorda: più un messaggio di posta è lungo, maggiore è la probabilità che non venga letto!
5) Comunica la fase successiva
Spetta a te il compito di coinvolgere il destinatario e di invogliarlo a tornare sul tuo sito web. Anticipagli il passo successivo (potresti inserire una call to action) e ricordagli che cosa dovrebbe aspettarsi da te;
6) Firma con il tuo nome
Firma il messaggio con il tuo nome: darai alla tua email un’impronta personale e, allo stesso tempo, diventerai un punto di riferimento per il tuo nuovo contatto;
7) Inserisci nel footer i tuoi contatti
Riporta i tuoi dati aziendali nel footer: il destinatario potrà contattarti più facilmente.
Una welcome email funziona se riesce a generare fiducia. Ma anche se può aiutarti a conoscere meglio il tuo target: perché non approfittarne per scoprire come il nuovo iscritto ti ha conosciuto o quali aspetti della tua attività lo abbiano convinto a registrarsi? Oppure, perché non sfruttare l’alto tasso di apertura che contraddistingue le email transazionali per proporre all’utente una selezione dei tuoi prodotti migliori? Come vedi, le strade percorribili non mancano. Neanche dal punto di vista grafico. Se hai un blog di viaggio, inserire nell’email di benvenuto una serie di immagini memorabili può aiutarti a conquistare l’attenzione del tuo destinatario. Viceversa, se il layout del tuo sito è essenziale, un messaggio snello e pulito potrebbe fare al caso tuo.
Qualunque strategia sceglierai, l’importante è che tu stia attento a non commettere alcuni degli errori più comuni. Eccone 4:
La welcome email è efficace se il mittente è riconoscibile;
Non utilizzare un indirizzo no-reply: cerca di creare un rapporto il più possibile diretto e autentico con i tuoi contatti;
Non abbondare con i link;
Non dimenticarti di inserire il link per la disiscrizione.
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