
Come migliorare l’open rate delle tue newsletter
Come si scrive l’oggetto di un’email? Che cos’è il preheader? Quali sono le best practice per aumentare il tasso di apertura delle tue newsletter?
Quando si parla dell’open rate di una newsletter scatta in automatico l’associazione con l’oggetto dell’email e, il più delle volte, con il nome del mittente. Non potrebbe essere diversamente: sono questi i due fattori principali, quelli che più di tutti possono aumentare vertiginosamente il tasso di apertura delle tue newsletter.
Se il mittente è facilmente riconoscibile – i codici alfanumerici sono banditi – e l’oggetto chiaro e puntuale, è più probabile che i tuoi destinatari aprano l’email e ne leggano il contenuto.
Manca all’appello un terzo elemento: il preheader. Una stringa di testo di 100 caratteri che, visualizzata direttamente nell’inbox, ha il compito di anticipare il contenuto del messaggio e di completare la promessa dell’oggetto.
Come migliorare l’open rate di una newsletter: l’oggetto dell’email
Contrariamente a quello che spesso si è detto, la lunghezza dell’oggetto dell’email non è uno dei fattori che influiscono maggiormente sull’open rate di una newsletter. Certo, un oggetto corto – da 20 a 25 caratteri – ha il vantaggio di non essere troncato a metà dal client di posta, ma non è detto che, solo per questo motivo, riesca a generare un tasso di apertura elevato. Piuttosto, è importante che vada dritto al punto e che anticipi il nocciolo della questione.
L’oggetto dell’email ideale:
- Illustra al destinatario l’argomento trattato; in alcuni casi, punta i riflettori sui vantaggi di un servizio o di un prodotto;
- Contiene le cosiddette power word, dei termini che hanno la capacità di attivare la componente emozionale: parole come gratis, saldi, nuovo, limitato, esclusivo ed esteso (se si riferisce al periodo di una promozione) sono in grado di abbattere la resistenza del destinatario e di attirare la sua attenzione;
- Contiene una o più emoji: se il settore e il tono di voce lo consentono, icone come quelle di un aereo, una faccina sorridente o di un pacco regalo possono contribuire a evocare uno stato d’animo, a descrivere un vantaggio e ad attirare l’attenzione dei potenziali clienti.
Come migliorare l’open rate di una newsletter: il preheader
L’importanza dell’oggetto dell’email è stata determinante nell’affermazione dei preheader: sebbene questa stringa di testo sia meno importante del mittente e dell’oggetto, ha il vantaggio di poter essere visualizzata direttamente nell’inbox. Quando prepari le tue newsletter, affronta questo terzo elemento come se fosse il tuo asso nella manica: hai a disposizione 100 caratteri aggiuntivi – 35 per gli smartphone – per concentrarti sugli highlight e per offrire un’anticipazione ancora più completa del messaggio.
Quando scrivi il preheader:
- Inserisci il concetto principale all’inizio; ricorda: nella loro versione mobile, i client di posta consentono di visualizzare nell’inbox solo i primi 35 caratteri;
- Concludi con una call to action chiara e univoca;
- Non ripetere mai l’oggetto e, soprattutto, non inserire in questo campo il link di disiscrizione (il suo posto è nel footer).
Come migliorare l’open rate di una newsletter: best practice
Immagina di ricevere una newsletter personale e pertinente, che sia costruita con la tecnica del racconto e e che non abusi mai della tua fiducia. Un’email che ti viene inviata dietro tua richiesta, poiché ti sei iscritto personalmente alla mailing list. Ecco, questa è la premessa per mantenere elevato l’open rate.
Quali sono, dunque, le best practice per mantenere elevato il tasso di apertura? Dopo aver parlato ampiamente del mittente, dell’oggetto dell’email e del preheader, ampliamo lo sguardo e concentriamoci sulla campagna nel suo complesso.
Per migliorare l’open rate delle tue newsletter:
- Segmenta il target
Personalizzare i contenuti in base agli interessi dei tuoi contatti è il modo migliore per aumentare le interazioni: crea più mailing list profilate; - Pulisci il database
Un elenco, più o meno lungo, di contatti inattivi influisce negativamente sull’andamento della tua campagna: succede anche ai migliori. Di tanto in tanto, dedica del tempo alla pulizia della tua mailing list; - Scegli solo template responsive
Sempre più email sono aperte su dispositivi mobili: quando crei la tua newsletter, assicurati di aver scelto un template responsive, un modello che garantisca la miglior visualizzazione possibile su tutti i dispositivi. Prova i template pronti per l’uso disponibili su 4DEM! - Scegli l’orario migliore
Le tue email si rivolgono alle aziende e ai professionisti o ai privati? Se il tuo target è composto da consumatori finali, invia le tue campagne fuori dall’orario lavorativo: solo così potrai attirare l’attenzione dei tuoi potenziali clienti senza correre il rischio di distrarli fugacemente dalle loro mansioni. Viceversa, se parli alle aziende effettua i tuoi invii solo nell’orario di lavoro. Naturalmente questo consiglio è valido anche se stai pensando di lanciare una campagna SMS. - Cura nei dettagli le email transazionali
Le email transazionali non generano solo fiducia e sicurezza nei tuoi clienti, ma hanno anche il vantaggio di essere attese da 3 utenti su 4: sfrutta il loro open rate elevato per coinvolgere i tuoi contatti e per lasciare in loro un’impressione così positiva da spingerli ad aprire le tue email anche in futuro.
La Redazione Di 4DEM
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